
Un cortometraggio leggero, divertente ma che allo stesso tempo è capace di lasciare il segno.
Muros, fine anni 80, Antonio è figlio di Bobore, ubriacone e barzelletta del paese, e della rigida e silenziosa madre Giovanna. La loro vicina di casa è Maria, bigotta maestra di Antonio che detesta Bobore e ciò che lui rappresenta, ossia un mondo rozzo, abitato da personaggi privi di cultura e moralità. Un mondo rispetto al quale lei cerca un distacco attraverso il suo ruolo di insegnante e grazie alla religione. Maria detesta anche Antonio e a scuola non perde occasione per infierire su di lui.

Scen.: Giovanni Maria D’Angelo. F.: Mario Delrio, Francesco Carboni. M.: Giovanni Maria D’Angelo. Mus.: Luigi Canepa Sassari, Angelo Pelini, Francesco Pilu. Int.: Francesco Sanna, Franco Corda, Daniela Cossu, Sara Demontis. Prod.: Giovanni Maria D’Angelo.

Giovanni Maria D’Angelo è nato a Ozieri nel 1978. Nel 2007 fonda il laboratorio d’arte Terra e fuoco per la lavorazione della ceramica. Nel 2023 consegue la laurea triennale con lode in Arte e media presso Accademia di belle Arti Mario Sironi di Sassari. Attualmente insegna e si dedica alla scrittura di soggetti, sceneggiature e alla realizzazione di corti di animazione con la tecnica stop-motion. Tra le sue opere ricordiamo il documentario Pas bohemien (2023), il cortometraggio di animazione stop-motion Un regalo da sogno (2023) e Mio babbo è Superman (2023), selezionato a Visioni Italiane 2024.