Generazioni “perse”: spunto di riflessione

Con il termine generazione s’intende un insieme di individui aventi, più o meno, la stessa età. I sociologi hanno stabilito che il tempo medio che intercorre tra una generazione e quella successiva è di circa 20 anni. Dalla fine del XIX secolo, sempre i sociologi, hanno attribuito a ciascuna generazione un nome o una lettera che identifica (meglio dire etichetta) i nati nell’arco del ventennio sulla base dell’appartenenza a una stessa fase della vita, degli eventi, cause e punti caratterizzanti in comune nonché dell’orizzonte comune di esperienze.
Tutte con un’identità collettiva teoricamente riconoscibile, ma sempre a posteriori. Tutte in conflitto con quelle che le hanno precedute e pronte a sentirsi migliori di quelle che vanno a seguire.
Applicare un’etichetta incentiva un atteggiamento ageista, niente meno che quella forma di discriminazione e pregiudizio nei confronti di una persona o di un gruppo di persone in base alla loro età e che può riguardare sia gli anziani che i giovani. L’ageismo rappresenta un problema globale che si aggiunge con altre forme di discriminazione, come quelle basate sul sesso, sulla razza e sulla disabilità. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha addirittura considerato l’ageismo una delle principali cause di discriminazione a livello mondiale.
I giovanissimi vengono giudicati perché credono di saperne più degli adulti. Tuttavia gli adulti reputano le nuove generazioni come “perse”. C’è così tanto di sbagliato in questo comportamento che si rischia davvero di passare un testimone sbagliato ai giovani ragazzi. Invece di tendere loro la mano gli si punta il dito, come se essere nati in un determinato anno sia una colpa.
Le generazioni non sono “perse”, hanno solo bisogno di fiducia e che quelle precedenti credano in loro.

La generazione “Perduta” va dal 1883 al 1900, la “Greatest generation dal 1901 al 1927, la generazione “Silenziosa” dal 1928 al 1945, i “Baby boomers” dal 1946 al 1964, la generazione “X” dal 1965 al 1980, la generazione “Y” o “Millennials” dal 1981 al 1996, la generazione “Z” o “Centennials” o “Zoomers” dal 1997 al 2012, la generazione “Alpha” o “Screenagers” dal 2013 al 2024 mentre la generazione “Beta” parte nel 2025 e arriverà al 2039.