Visioni Sarde all’Officina Film Festival


I cortometraggi di Visioni Sarde apriranno la prima edizione dell’Officina Film Festival di Decimomannu.

Una selezione di nove lavori scelti tra oltre duecento candidati che raccontano ognuno a modo suo la Sardegna, dalla quotidianità del condomino alla distopia di un’isola che vende se stessa. Alcuni con immagini dirette, altri attraverso metafore, tutti offrono un momento di riflessione sulla società attuale e sui sentimenti contrastanti che la animano.

Visioni Sarde nasce nel 2014 nell’ambito dello storico festival Visioni Italiane della Cineteca di Bologna con l’obiettivo di valorizzare i giovani registi sardi in Italia e all’estero. Negli anni la rassegna si è imposta all’attenzione di pubblico, operatori e critica per la qualità delle opere selezionate e per l’attenzione rivolta ai nuovi fermenti del cinema sardo.



Le proiezioni:

Shakespeare in smoke” (9′) di Francesco Cocco. È il primo giorno di lavoro di Ric. Durante la pausa Tomás si presenta offrendogli una sigaretta. I discorsi sui sogni presenti, passati e futuri, fanno capire a Ric che tutto ciò che ha pianificato potrebbe cambiare.

Come siamo diventati” (9′) di Christiano Pahler. Una lampadina fulminata sconvolge la quiete di un condominio dando il via a un clima ostile. Si attiva un gruppo di messaggistica nel quale ognuno dà il peggio di sé, con risultati grotteschi e imbarazzanti.

Mio babbo è superman” (19′) di Giovanni Maria D’Angelo. Antonio, nonostante sia consapevole che suo padre fosse l’ubriacone del paese, scrive su di lui un tema idealizzato in totale contrasto con la realtà.

Island for rent” (29′) di Elio Turno Arthemalle e Tore Cubeddu. 2095, la Sardegna è ormai spopolata, distrutta, sfruttata, in affitto a chiunque voglia utilizzarla per attività che sarebbero illegali in altre nazioni. Ma il giorno del voto si avvicina e tutto potrebbe cambiare.

Amare ancora” (20′) di Giuseppe Carrieri, Gonçalo Claro da Fonseca. Trama: Elena si lascia trasportare da una gelosia estrema per l’amicizia istaurata da Filippo con Lorenzo. In questo lavoro viene affrontato, in chiave originale, anche il tema della violenza contro le donne.

S 62” (12′) di Niccolò Biressi. Turbata da una spiacevole notizia ricevuta durante la giornata, una donna torna a casa portando con sé il bisogno di parlare con qualcuno. Un telefono rosso è l’unico punto di contatto tra lei e le sue figure di riferimento.

S’ozzastru” (8′) di Carolina Melis. S’azzastru è un albero millenario, ambasciatore resiliente della Natura e testimone silenzioso della Storia. Sotto le sue fronde scivola la vita di uomini e donne, spesso inconsapevoli di quanto la loro esistenza dipenda dalla sua presenza.

Il servo pastore non dorme di notte” (8′) di Arianna Lodeserto. Tra l’archivio e il presente, vengono interpellati i vecchi servi pastori e i giovani di Ollolai sul costo della vita e del lavoro, sulle apprensioni del giorno finito, sui desideri della vita incompiuta, sulle insonnie dubbiose, sulla lunga e incerta carriera d’ogni pastore.

Fratelli” (20′) di Matteo Manunta. Martina dopo tanto tempo torna a casa. Durante una cena in famiglia vuole confessare ai genitori e al fratello minore di essere incinta.

Ambasciadores de Sardigna” (5′) di Leonardo Marras e Angelo Curreli. Video musicale dedicato ai sardi all’estero.

L’itinerario di Visioni Sarde in Italia e all’estero è promosso e organizzato dalla Cineteca di Bologna e Sardegna Film Commission con la collaborazione di cinemaitaliano.info. L’Officina Film Festival è organizzato dall’associazione Officina Progetti Aps con il contributo del Comune di Decimomannu.

I cortometraggi verranno proiettati al teatro “Antica Valeria” di Decimomannu, via Aldo Moro, lunedì 1 settembre dalle 20:30.