
Il progetto Promemoria Auschwitz non è semplicemente un viaggio o una vacanza, ma un percorso formativo che coinvolge profondamente i partecipanti in un’esperienza di condivisione, emozioni, risate, pianti e una consapevolezza che nasce dall’impegno collettivo.
Il progetto, proposto dall’associazione Deina di Torino e promosso in Sardegna dall’Arci Sardegna con il contributo del circolo Memoratu, è finalizzato a promuovere la cittadinanza europea e costruire una memoria collettiva sulla Shoah.
Il suo obiettivo è educare le nuove generazioni, stimolando non solo la conoscenza storica, ma anche lo sviluppo di uno spirito critico che consenta di comprendere la complessità della storia e delle dinamiche sociali che ci circondano, formando così cittadini e cittadine attive, impegnate nella costruzione di una comunità consapevole delle proprie radici e della propria storia.
Il progetto si sviluppa in tre fasi. La prima fase consiste in tre incontri di formazione durante i quali i partecipanti affrontano temi cruciali legati all’ascesa dei nazifascismi, ai regimi totalitari e ai lager nazisti in Europa.
In questi incontri si analizzano le dinamiche di esclusione, razzismo e violenza che hanno portato alla creazione di un sistema di sterminio che ha distrutto milioni di vite. L’approccio educativo è basato sull’educazione non formale, che permette ai partecipanti di essere protagonisti attraverso attività, discussioni e laboratori, stimolando un processo di riflessione, interazione e crescita personale.

Al termine della prima fase formativa, i partecipanti sono pronti per il viaggio a Cracovia, dove visitano i luoghi simbolo della memoria della Shoah, come il quartiere ebraico, il vecchio ghetto e la fabbrica di Oskar Schindler, per concludere con la visita ai campi di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau.
Questi luoghi, a distanza di oltre ottant’anni, sono testimoni di una barbarie che non può essere dimenticata, dove milioni di persone tra ebrei, prigionieri di guerra, rom, sinti, omosessuali, persone in condizioni di disabilità e dissidenti politici, sono state sterminate.
La visita ai campi di Auschwitz è un’esperienza che lascia il segno: attraversare i cancelli di Auschwitz significa entrare in un luogo che grida la memoria di chi è stato torturato, deportato e assassinato, ma anche di chi ha resistito e lottato contro il male assoluto.

La riflessione che scaturisce da questo viaggio riguarda non solo il passato, ma anche il nostro presente, invitando a non dimenticare, ma a fare tesoro di quelle lezioni.
Una volta tornati da Cracovia, i partecipanti non sono più semplici testimoni della memoria, ma diventano attivi protagonisti di un cambiamento.
La memoria della Shoah deve essere vissuta ogni giorno, attraverso le nostre azioni, scelte e impegni nella società, contribuendo alla costruzione di un mondo più giusto e solidale.

Il progetto Promemoria Auschwitz è quindi un’opportunità per comprendere meglio il passato, affrontarne le cicatrici e costruire una società basata su rispetto, giustizia e solidarietà. Non si tratta solo di guardare indietro, ma di guardare avanti, imparando dalle tragedie del passato per evitare di ripetere gli stessi errori.
Il progetto intreccia memoria, consapevolezza, riflessione critica e impegno civile, invitando ogni partecipante a essere attivi nel presente e a portare avanti un messaggio di cambiamento attraverso la consapevolezza storica e l’empatia.